top of page

Blog

Colesterolo Remnant: Il “Colesterolo Nascosto” che Minaccia la Salute Cardiovascolare

  • Immagine del redattore: Roberto Goffredo
    Roberto Goffredo
  • 4 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Quando si parla di colesterolo, l’attenzione è solitamente rivolta a LDL (“colesterolo cattivo”) e HDL (“colesterolo buono”). Tuttavia, un terzo attore sta guadagnando sempre più rilievo nella ricerca scientifica e nella pratica clinica: il colesterolo remnant, o colesterolo residuo.


Che cos’è il Colesterolo Remnant?

Il colesterolo remnant è il colesterolo contenuto nei chilomicroni remnant e nelle lipoproteine a densità intermedia (IDL) — particelle che derivano dalla trasformazione dei trigliceridi trasportati dai chilomicroni (provenienti dalla dieta) e dalle VLDL (Very Low-Density Lipoproteins, prodotte dal fegato).

In parole semplici, possiamo considerarlo come ciò che “rimane” dopo che i trigliceridi sono stati depositati nei tessuti. Queste particelle remnant sono ricche di colesterolo e altamente aterogene, cioè particolarmente capaci di favorire la formazione della placca nelle arterie.


Perché è Importante?

Numerosi studi hanno dimostrato che alti livelli di colesterolo remnant sono associati a un rischio aumentato di malattie cardiovascolari, indipendentemente dai livelli di LDL. Questo significa che una persona può avere livelli “normali” di LDL ma essere comunque a rischio se il colesterolo remnant è elevato.

Un dato importante: secondo alcune ricerche, il colesterolo remnant potrebbe contribuire in modo ancora più diretto alla formazione dell’aterosclerosi rispetto al LDL, proprio per la sua capacità di penetrare più facilmente nella parete delle arterie.


Come si Misura?

Il colesterolo remnant non viene spesso misurato direttamente, ma può essere stimato con la seguente formula:

Colesterolo remnant = Colesterolo totale – HDL – LDL

Valori superiori a 30 mg/dL sono generalmente considerati elevati e meritevoli di attenzione clinica.


Quali Sono le Cause di un Colesterolo Remnant Elevato?

  • Dieta ricca di zuccheri e grassi saturi

  • Insulino-resistenza e diabete di tipo 2

  • Obesità viscerale

  • Sindrome metabolica

  • Alcune dislipidemie genetiche


Come Ridurlo?

Interventi mirati possono portare a una significativa riduzione dei livelli di colesterolo remnant:

  1. Alimentazione equilibrata: prediligere grassi insaturi (come olio extravergine d’oliva, frutta secca, pesce azzurro), ridurre zuccheri semplici e alimenti ultra-processati.

  2. Attività fisica regolare: l’esercizio aerobico ha un impatto diretto sul metabolismo dei trigliceridi e delle lipoproteine.

  3. Gestione del peso corporeo: una riduzione anche modesta del peso può migliorare significativamente il profilo lipidico.

  4. Controllo glicemico: fondamentale nei soggetti con diabete o pre-diabete.

  5. Eventuali trattamenti farmacologici: in alcuni casi, può essere utile il ricorso a fibrati, omega-3 ad alto dosaggio o nuove classi di farmaci ipolipemizzanti.


Conclusione

Il colesterolo remnant rappresenta una variabile chiave spesso trascurata nella valutazione del rischio cardiovascolare. Comprenderne il ruolo, monitorarne i livelli e intervenire tempestivamente può fare la differenza nella prevenzione di eventi cardiaci gravi.

Nel tuo prossimo check-up, parla con il tuo medico anche di questo “colesterolo nascosto”. Perché la prevenzione efficace parte dalla conoscenza.



 
 
 

Comments


bottom of page